lunedì 21 febbraio 2011

Immigrants

Questa Estate ho fatto un piccolo viaggio a Milano. Sono partito solo. Ogni giorno mi addentravo nella Milano città; vagavo. Ero immerso nella grande metropoli d'Italia, nella Catania del nord. Ma non vagavo solo, ero insieme alla mia macchina fotografica: la mia compagna di viaggio.
Ogni mattina percorrevo quasi sempre la stessa strada, ma era sempre tutto diverso. In realtà avevo delle mete e per raggiungerle potevo e, a volte, prendevo vie alternative all'avventura. Mi soffermavo in diversi giardini pubblici; e quando ero stanco mi soffermavo più tempo all'interno dei parchi dove c'era abbastanza verde da farmi pensare che, nonostante Milano sia una città inquinata e che inquina, ha degli immensi polmoni verdi all'interno che ti permettono di dar pace ai tuoi di polmoni.




Nel mio Iter ho fatto un bel po' di incontri e questo è stato il bello di camminare solo con la mia macchina fotografica, che inoltre era un pretesto per molti di fermarsi a parlarmi.
Ma non incontravo solo persone comuni del posto, ma anche molti immigrati: questi ultimi sono stati il mio tema principale nel fotografare.
In particolare c'è stata una coppia di peruviani che hanno voluto farsi fotografare volutamente dicendomi,"fai vedere foto... internet amici. Tutti diranno che sei bravo". Inoltre la donna si impegnata nel creare una sorta di set -o meglio- di composizione, spiegandomi alcune equivalenze tra lei e lo sfondo facendo rifermenti con esso (guardando la foto capirete). Dopo gli scatti mi hanno raccontato molto della loro vita. Sono atterrati a Malpensa anni fa. La donna aveva trovato lavoro, ma per via dell'alcool l'ha dovuto lasciare. Dopodiché sono scesi fino in Sicilia, poi risaliti in Calabria e poi di nuovo a Milano. Non ricordo i dettagli, ma l'uomo diceva scherzosamente, "calabresi più forti di Sicilia".
A me non interessa se sono stati degli alcolizzati, non voglio affatto giudicarli per questo anche perché c'è gente con una vita migliore che disperde la sua vita in diverse bottiglie d'alcool. Questa coppia di peruviani mi ha dimostrato l'onestà, come -anche- la perdizione, la sofferenza, l'impegno, ma soprattutto la voglia di vivere.